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«Quando ho iniziato il mio ministero come Papa, il Signore ha allargato i miei orizzonti e mi ha dato una rinnovata giovinezza». Solo una mossa simpatica per avvicinarsi maggiormente ai giovani? No! se, come ribadisce Francesco, «essere giovani, più che un'età, è uno stato del cuore». In tal caso questa esortazione è per davvero rivolta ad ogni credente, nella misura in cui, qualunque sia l'età «cronologica» raggiunta, si abbia il desiderio sincero e la volontà di lasciarsi «svecchiare» da Gesù risorto che è «la vera giovinezza» del mondo e della storia, per camminare «insieme, giovani e anziani... ben radicati nel presente e, da questa posizione, frequentare il passato e il futuro: frequentare il passato, per imparare dalla storia e per guarire le ferite che a volte ci condizionano; frequentare il futuro, per alimentare l'entusiasmo, far germogliare i sogni, suscitare profezie, far fiorire le speranze. In questo modo, uniti, potremo imparare gli uni dagli altri, riscaldare i cuori, ispirare le nostre menti con la luce del Vangelo e dare nuova forza alle nostre mani».